Il Corpo del Sogno
Cambia il tuo stato di coscienza e cambierai la tua vita
“Realizzare il piacere, l’amore, il rilassamento, significa cambiare stato di coscienza. Quando la mente razionale lascia il posto alla mente estatica si apre dentro di noi uno spazio di benessere nel quale ci sentiamo in armonia con tutto ciò che ci circonda. Estasi significa andare oltre i confini di sé. Questa semplice pratica di Biotransenergetica vuole creare le condizioni per un viaggio estatico nel quale ti renderai conto che, in ogni istante, l’universo e le sue forze ti sono alleate. Quando ascolto il mare sento che la forza dell’onda è fuori ma si muove anche dentro di me. Il mio respiro è l’onda e porta nella mia anima la fluidità rigenerante dell’acqua di mare La mia mano si muove come l’onda e scioglie le rigidità del mio corpo. La mia mente vede l’onda azzurra del mare andare e venire, purificarmi, curarmi. Io sono il mare Corpo, anima e mente sono uno come tutto ciò che mi circonda. Come la foresta dietro, intorno e dentro me. Sento la linfa della vita, l’energia vitale salire da madre terra e nutrire ogni mia cellula. Le mie braccia sono i rami le mie dita si muovono come le foglie. La forza della vita muove il mio respiro diffondendo nella mia anima la sua essenza. La mia mente vede la marea verde dei boschi e delle foreste salire dentro di me, radicare i miei piedi nella terra, aprire il mio cuore verso il mondo, liberare la mente verso i cieli. Io sono la foresta Corpo anima e mente sono uno con tutto ciò che mi circonda”.
( Pier Luigi Lattuada M.D., Ph. D. fondatore della Biotransenenergetica)
Tecnicamente, le pratiche di BTE Bodymindwork integrano un insieme di movimenti (mudra), respirazione e suoni (mantra), visioni e pensieri che via via emergono (yantra), all’interno di strutture di movimenti chiamate “Corpo del Sogno”.
Per raggiungere una auspicabile condizione di benessere è necessario recuperare una visione della salute che tenga in uguale considerazione l’equilibrio del corpo e della mente in un’ottica di unità e fluidità.
Attraverso il corpo noi occupiamo uno spazio nel mondo, stabiliamo relazioni, concretizziamo progetti, esprimiamo la nostra creatività, orientiamo la nostra energia vitale, diamo un volto manifesto alle nostre emozioni, al nostro pensiero e al nostro spirito.
Accade però di frequente che il nostro corpo sia “bloccato” o irrigidito da dolori muscolari o articolari, oppure che non riusciamo ad esprimere come vorremmo le nostre emozioni e i nostri pensieri, che accusiamo stanchezza e rabbia per situazioni che ci preoccupano o pensieri che “non ci danno pace”.
Allora ci sentiamo spesso affannati e nervosi, la nostra energia appare bloccata o troppo bassa per sorreggerci nelle nostre faccende quotidiane, solo perché non riusciamo a farla fluire liberamente e in maniera armoniosa e tutto questo va a discapito del nostro benessere psicofisico.
L’intento della pratica del Corpo del Sogno è raggiungere una buona consapevolezza nell’utilizzo dei movimenti del corpo favorendo il risveglio e la liberazione di una grande quantità di energia spesso compressa in rigidità e dolori fisici. La pratica regolare di questi movimenti consente di acquisire una maggiore fluidità e flessibilità corporea che a sua volta è lo specchio di una maggiore consapevolezza emozionale e mentale.
Il risultato collaterale è infatti quello dell’espansione della coscienza e di un dialogo partecipativo con le forze della natura che agiscono dentro di noi.
Ogni struttura di movimenti del “Corpo del Sogno” si dedica al risveglio di una caratteristica di una specifica forza della natura in modo da attivarne le qualità dentro di noi.
Le forze della natura
Se, per esempio, lavoriamo con la forza dell’acqua, eseguiremo una serie di movimenti che mirano a risvegliare in noi le qualità di fluidità, accettazione, accoglienza, cedevolezza, trasformazione, tenacia, la capacità di adattamento, capacità di lasciare scorrere.
Con la forza della terra impareremo la capacità del radicamento nel nostro corpo, del restare in contatto con i nostri bisogni e le nostre risorse fisiche e mentali, del nutrimento, del sostegno.
La forza del metallo ci indicherà la via della volontà, della determinazione, la capacità di discernere tra ciò che è bene e ciò che è male per noi, la capacità di tagliare con il passato, di difendere il nostro spazio.
La forza del fuoco ci insegnerà l’audacia, l’ardore per perseguire i nostri obiettivi, il senso di giustizia e di autostima.
La forza vegetativa della foresta ci aiuterà a risvegliare in noi il pulsare profondo e ritmico della vita biologica e la capacità di riconoscere i nostri bisogni, la nostra spontaneità originaria e il nostro ritmo interiore.
La forza dell’aria ci indicherà la via per liberarci dai pregiudizi che spengono gli entusiasmi e ci impediscono di cogliere le opportunità nascoste nei contrattempi, di respirare liberamente affermando la nostra specificità di individui con serena autostima e senza bisogno di prevaricazioni o vittimismi, e così via.
Ogni pratica agisce su cinque livelli:
- fisico:sensazioni, postura, struttura muscolare, atteggiamenti corporei, gesti, sintomi fisici;
- energetico:blocchi energetici, funzionalità e livello di vitalità di organi e visceri, processi metabolici, biochimici, vegetativi;
- emotivo: sentimenti, emozioni, bisogni, stati d’animo, desideri, aspirazioni, paure, sintomi emotivi;
- mentale:pensieri, immagini, fantasie, ricordi;
- spirituale:espansione della coscienza, visioni, intuizioni.
Dal punto di vista tecnico i movimenti si ispirano al tai chi , allo shaolin, allo yoga e alla moderna bioenergetica. In quanto “tecnologia del sacro” del Corpus Metodologico della Biotransenergetica fanno riferimento alle antiche tradizioni sciamaniche di contatto diretto con gli archetipi della natura.
Per approfondimenti vedi
Lattuada, Pier Luigi e Vigo Simona, Occhi chiari, mente vuota, cuore leggere. L’eroe in viaggio, pubblicato in Re Nudo, n. 21 estate 2013.
Vigo, Simona, Il Corpo del Sogno, La Visione Sottile, Vol. 31, settembre 2015 – Clicca qui e leggi o scarica il PDF (3,6 MB)